PROGETTO "SAUDI LANDBRIDGE"

Italferr ha firmato con il Public Investment Fund (PIF), per conto della Saudi Railway Company (SAR), il contratto per l’estensione del progetto di dettaglio della ferrovia "Landbridge" che collegherà il porto di Jeddah, sul Mar Rosso, a Al Jubail, sul Mare Arabico lungo il nuovo tracciato denominato “Blu Corridor". Si tratta di un progetto ferroviario di enormi dimensioni, tra i più grandi al mondo: 1300 km di linea, a prevalente traffico merci, attraverseranno l’Arabia Saudita nella sua intera larghezza, unendo i due mari che circondano la Penisola Arabica. 

L'incarico deriva dal precedente contratto sottoscritto da Italferr a luglio 2013, per la progettazione preliminare e definitiva della nuova linea ferroviaria tra Riyadh e Jeddah, per un estesa complessiva di 958 km, lungo il tracciato denominato "Red Corridor".

Nel complesso, pertanto, il nuovo corridoio è caratterizzato da una Section 1 dal km 0 al km 271 (parte dell'originario Red Corridor) e prosegue poi con la Section 2 fino ad Al Jubail dal km 271 al km 1.300 (Blue Corridor), rappresentando l'elemento centrale del programma di miglioramento ferroviario dell’Arabia Saudita ai fini dello sviluppo sociale ed economico dell’intera regione.

Le attività sono iniziate a Luglio 2013 e si sono concluse ad Aprile 2018.

DATI DEL PROGETTO
1.300 km di nuova linea a doppio binario non elettrificata
Linea a traffico misto con velocità di progetto a regime 350 km/h ( con linea elettrificata) per i treni passeggeri e 160 km/h per i treni merci.
Traffico merci pesante della tipologia “double stack” (doppio container sovrapposto sui carri) con carico assiale di 32,4 tonnellate (Standard GCC) e treni lunghi circa 4.000 m.
Linea interconnessa con la rete ferroviaria esistente in prossimità di Riyadh ed Al Jubail.
4 stazioni passeggeri, tra cui la più importante quella di Jeddah di interscambio con la linea ad Alta Velocità Mecca-Medina, per le quali sono state studiate molteplici soluzioni architettoniche e funzionali
 2 grandi aree di smistamento merci “Dry Port” a Jeddah e Riyadh.

Il progetto è risultato estremamente impegnativo per le sue dimensioni (1.300 km): esecuzione di n° 15.000 elaborati tra relazioni e disegni per le diverse fasi del progetto, n° 620 sondaggi geotecnici per complessivi 14.000 metri lineari di sviluppo e cartografia con tecnologia lidar per complessivi 130.000. La presenza di condizioni ambientali particolarmente difficili con presenza di sabbia, forti venti e temperature elevatissime, hanno richiesto studi e sperimentazioni di soluzioni innovative per mitigarne gli effetti:

  • studi di “Sand Mitigation” per garantire le condizioni di sicurezza della marcia del treno limitando la presenza di sabbia sul binario
  • studi degli effetti del vento (con velocità che possono arrivare fino a 140 km/h) per prevenire l’eventuale ribaltamento dei treni merci
  • progetto degli elementi di mitigazione (barriere)
  • studi sui materiali per la sottostruttura e sovrastruttura ferroviaria.

A riguardo, Italferr ha riscosso l’apprezzamento della SAR per la rapidità della progettazione e l'individuazione delle soluzioni più idonee al superamento di problemi come le elevate temperature che vengono raggiunte in tratta e l’attraversamento di ampie zone con dune sabbiose e tratti rocciosi che caratterizzano il deserto saudita.