Il 6 ottobre 2025 si è tenuta l’attivazione del quadruplicamento della linea ferroviaria tra Genova Voltri e Genova Sampierdarena, un’opera strategica che segna una svolta decisiva per la mobilità ligure e nazionale.
Sul treno inaugurale, partito da Genova Piazza Principe per Genova Voltri, sono saliti a bordo Edoardo Rixi, Viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Calogero Mauceri, Commissario di Governo e per il Gruppo FS gli Amministratori Delegati e Direttori Generali Aldo Isi, Rete Ferroviaria Italiana, Dario Lo Bosco, Italferr, Gianpiero Strisciuglio, Trenitalia, insieme alle principali Istituzioni centrali e territoriali.
Il progetto, parte integrante del Corridoio Reno–Alpi della rete TEN-T, è stato unificato agli interventi del Terzo Valico dei Giovi, dando vita a un Progetto Unico che potenzia l’interconnessione tra il porto di Genova e la pianura padana.
Il quadruplicamento prevede quattro binari: due dedicati al traffico metropolitano e regionale lungo la linea costiera esistente, e due per i treni a lunga percorrenza – merci e passeggeri – realizzati grazie al completamento della Bretella di Voltri e al suo innesto nei pressi della stazione di Sampierdarena. Questa configurazione consente una connessione diretta al Terzo Valico, migliorando l’efficienza logistica del porto di Prà Voltri.
In ambito ferroviario, questo permette una maggiore capacità della linea, separazione tra traffico merci e passeggeri, miglioramenti in puntualità, velocità, e sicurezza, riduzione dei tempi di percorrenza e delle emissione e connessione più efficiente con i nodi logistici del Nord Italia.
Italferr, società del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, ha avuto un ruolo centrale nel progetto come Alta Sorveglianza e Direzione Lavori, gestendo le attività di project management, verifica della progettazione e controllo della fase realizzativa.
"Con questo intervento, Italferr conferma la propria leadership ingegneristica nell’ammodernamento infrastrutturale italiano ed europeo, grazie a un approccio multidisciplinare che coniuga ingegneria, sostenibilità e integrazione territoriale, all’insegna della legalità, anche grazie ai protocolli con Prefettura e Forze dell’ordine per evitare infiltrazioni della criminalità organizzata e delle mafie nei cantieri" ha sottolineato l'AD Dario Lo Bosco durante il suo intervento.
Presenti alla cerimonia per Italferr anche la Presidente Laura Martiniello, il Direttore Engineering & Operations Vincenzo Macello, il Direttore Sviluppo Commerciale Estero, Business Affairs e Sostenibilità Irene Gionfriddo e il team di progetto guidato dal Responsabile Infrastrutture Nord-Ovest Daniele Scataglini.
Le principali sfide sono state rappresentate da un contesto urbano complesso poiché il tracciato ferroviario attraversa aree densamente popolate che hanno richiesto un continuo dialogo con la popolazione e gli enti locali, dalla necessaria tutela ambientale e paesaggistica con l’integrazione di grandi opere con il contesto naturale e antropizzato nonché dalla complessità dell’opera ferroviaria da realizzare in parallelo con altri cantieri.
Il successo dell’opera è frutto della collaborazione tra Italferr, Rete Ferroviaria Italiana (RFI), Ministero delle Infrastrutture, enti locali e operatori logistici; un'importante traguardo che consentirà nel 2026 il sestuplicamento della linea.