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Combustibili alternativi

Energia pulita per la costruzione delle infrastrutture sostenibili di domani

I dati del grafico elaborato da ISPRA mostrano come, in Italia, le emissioni di gas a effetto serra (GHG, Greenhouse Gases) abbiano registrato una progressiva riduzione negli ultimi decenni, con una traiettoria che, se sostenuta da politiche efficaci di decarbonizzazione, potrebbe portare a una futura diminuzione complessiva di circa il 25% entro il 2040 (rispetto ai livelli del 2022).

Emissioni di gas serra per settore [MtCO2e], storico e scenario di riferimento. Fonte ISPRA e PNIEC 2024

Il settore dei trasporti costituisce ad oggi una quota rilevante delle emissioni complessive, pari a circa il 26% del totale, e rimane tra i comparti più complessi da decarbonizzare a causa di fattori numerosi, eterogenei e complessi. Per il settore dei trasporti, e in particolare per quello ferroviario, la riduzione delle emissioni può svilupparsi lungo direttrici integrate e sinergiche, tra cui:[FC1]

  • la promozione dello shift modale verso sistemi di trasporto sostenibili, come ad esempio da gomma verso ferro;
  • l’elettrificazione dei vari sistemi di trasporto con l’impiego di energia elettrica da fonti rinnovabili;
  • l’impiego di combustibili alternativi e non fossili;
  • l’adozione di Best Management Practices di sostenibilità durante altre fasi del ciclo di vita del servizio di trasporto, ad esempio durante la progettazione e costruzione delle infrastrutture.

Le carenze infrastrutturali, in particolare in alcune aree del territorio nazionale, rendono il percorso verso la riduzione delle emissioni ancora più articolato e strettamente connesso al settore delle costruzioni e della manifattura. In questo scenario, Italferr si distingue come società di ingegneria di riferimento promuovendo un approccio alla progettazione e realizzazione di infrastrutture complesse che integra sostenibilità e innovazione. Attraverso la propria esperienza la società contribuisce in modo determinante, insieme alle altre società del Gruppo Ferrovie dello Stato, al perseguimento degli obiettivi di decarbonizzazione del Gruppo FS, oltre che a quelli fissati a livello nazionale ed europeo.

Come accennato prima, nel percorso di decarbonizzazione, un contributo concreto può essere offerto dai combustibili alternativi come i Low Carbon Fuels (LCF), in particolare dai biocarburanti di origine biogenica. Questi rappresentano una soluzione versatile e complementare all’elettrificazione diretta e applicabile ai diversi settori ad alto impatto ambientale. Non a caso, le bioraffinerie nazionali hanno già avviato la produzione di tali carburanti per l’aviazione, a dimostrazione della loro adattabilità, mentre il settore agricolo contribuisce sempre di più in modo significativo alla creazione di filiere circolari.

Nel corso della progettazione infrastrutturale Italferr valuta, attraverso l’applicazione di metodologie avanzate, i benefici dell’utilizzo di combustibili a basso contenuto di carbonio nella fase di costruzione. Il loro impiego consente infatti di ridurre in modo significativo l’impronta climatica delle attività di cantiere e del trasporto dei materiali, contribuendo alla diminuzione della cosiddetta Embodied Carbon dell’infrastruttura. Nel contesto dei combustili alternativi a basso contenuto di carbonio, l’azienda partecipando anche a progetti di ricerca europei, come il progetto MOST H2, sta analizzando la sostenibilità di soluzioni innovative e condividendo il proprio know-how a livello internazionale.

Le valutazioni sulla carbon footprint del lotto 2 del Raddoppio Ferroviario Decimomannu Villamassargia

 

Italferr integra già in fase di progettazione la valutazione dell’impiego di biocarburanti avanzati nei cantieri, con l’obiettivo di fornire indicazioni utili alla riduzione dell’impronta climatica delle infrastrutture e contribuire alla decarbonizzazione del settore dei trasporti.

In tal senso un esempio significativo è rappresentato dallo studio condotto da Italferr nell’ambito del lotto 2 del raddoppio ferroviario Decimomannu–Villamassargia, un’opera di linea lunga circa 4 km in corso di realizzazione nel sud della Sardegna. 

L’analisi ha preso in esame l’impiego dell’HVO (Hydrotreated Vegetable Oil), un carburante circolare prodotto da oli esausti e residui agroalimentari, che può essere utilizzato in sostituzione del gasolio tradizionale per il trasporto dei materiali e le lavorazioni di cantiere. Il calcolo delle emissioni climalteranti associate al progetto è stato verificato tramite audit di ente terzo secondo i principi della norma UNI EN ISO 14064-1 nell’ambito dell’aggiornamento annuale del Tariffario della CO₂ di Italferr, garantendo così trasparenza e robustezza dei risultati ottenuti.

I risultati

L’applicazione della metodologia Italferr al progetto del lotto 2 del raddoppio ferroviario Decimomannu–Villamassargia ha stimato, con scenari costruttivi convenzionali, un totale di emissioni di circa 44.000 tCO₂e per le classi dei materiali, trasporti e lavorazioni. Questo valore è stato assunto come baseline per le successive valutazioni, tra cui l’ipotesi di utilizzo dell’HVO nelle attività di trasporto e nelle lavorazioni di cantiere.

Per analizzare le conseguenze dell’utilizzo di combustibili di tipo HVO, si è proceduto a quantificare le emissioni associabili alle attività di trasporto e lavorazioni di cantiere, distinguendo i seguenti casi:

  • Scenario convenzionale, utilizzo di Diesel fossile: le emissioni sono state calcolate utilizzando i consumi stimati e le ipotesi convenzionali alla base del Tariffario della CO2
  • Scenario alternativo, utilizzo di HVO: utilizzo esclusivo di HVO (in purezza) con consumi medi dei mezzi incrementati del 2% e fattori di emissione ricavati dal database DEFRA (DEFRA Greenhouse gas reporting: conversion factors 2024)

I risultati derivanti dall’uso dell’HVO possono a loro volta essere interpretati attraverso diversi scenari, ad esempio:

  • Scenario aggregato cautelativo, senza separazione nei calcoli dei vari GHG: riduzione sul totale delle emissioni del progetto di circa il 3% rispetto allo scenario convenzionale
  • Scenario “CO₂ Net Zero”, con la CO2 biogenica antropogenica considerata out of scope: riduzione pari a circa il 23% della CO2e totale rispetto allo scenario convenzionale

I benefici sono particolarmente evidenti concentrando l’analisi solo sulle classi dei trasporti e delle lavorazioni di cantiere con una riduzione della CO2e pari a circa l’82% nelle valutazioni con scenario CO2 Net Zero.

Questi numeri confermano come la scelta dei combustibili per la fase costruttiva possa incidere in maniera rilevante sulla carbon footprint di un’opera infrastrutturale. L’utilizzo di carburanti a basso contenuto di carbonio, soprattutto se unito ad altre buone pratiche, può rappresentare quindi una soluzione concreta nel percorso di decarbonizzazione e più in generale verso un modello di sostenibilità integrata e olistica.

Inoltre i benefici, oggetto di approfondimento delle valutazioni Italferr, non si limitano alla sola riduzione delle emissioni di gas a effetto serra, ma si estendono anche:

  • alla diminuzione di altre sostanze inquinanti, come ad esempio il particolato (PM), il monossido di carbonio (CO), gli ossidi di azoto (NOx), i metalli pesanti, ecc.
  • diminuzione dello sfruttamento delle risorse
  • diminuzione del rumore
  • riduzione di rifiuti

 

Comunicare la sostenibilità: l’impegno di Italferr nell’informazione sulle tematiche di sostenibilità

Attraverso studi come questo, e il proprio contributo a progetti di ricerca europei, Italferr consolida il proprio approccio di progettazione responsabile, in cui la sostenibilità ambientale è parte integrante delle decisioni fin dalle fasi preliminari. Allo stesso tempo, l’azienda riconosce l’importanza della comunicazione e della trasparenza, elementi chiave per diffondere conoscenza e creare consapevolezza sugli impatti e sui benefici delle scelte progettuali e costruttive.

La valutazione dei benefici legati ai combustibili alternativi non rappresenta soltanto un supporto tecnico alle decisioni, ma anche un modo per condividere informazioni utili e accessibili, contribuendo a orientare il dibattito pubblico e le strategie di settore verso soluzioni più sostenibili. Con questo approccio Italferr rafforza il proprio contributo al raggiungimento degli obiettivi del Gruppo FS Italiane, oltre che agli obiettivi assunti a livello nazionale, europeo e in linea con gli SDG (Sustainable Development Goals).