È stato abbattuto ieri 22 giugno l’ultimo diaframma nella Galleria Monte Aglio, tappa fondamentale per il completamento della linea Alta Velocità/Alta Capacità Napoli – Bari che consentirà entro il 2024 di realizzare il collegamento diretto tra il capoluogo campano e quello pugliese.
Alla cerimonia hanno partecipato Andrea Nardinocchi, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Italferr, Vera Fiorani, Amministratrice Delegata e Direttrice Generale di Rete Ferroviaria Italiana, e Presenti, inoltre, Francesco Gianluigi Aguglia, Presidente del Consorzio CFT, e Roberto Pagone, Commissario Straordinario per l’opera.
L’abbattimento dell’ultimo diaframma unisce i due fronti di scavo della galleria Monte Aglio, consentendo il completamento di un tunnel lungo 4 km che unisce Maddaloni e Valle di Maddaloni. Gli interventi sull’intera tratta Cancello – Frasso Telesino, sotto la Direzione Lavori Italferr, consistono nel raddoppio e nella velocizzazione della linea per una lunghezza di circa 16 km, sviluppandosi con una nuova linea tra Cancello e Valle di Maddaloni (6 km) e ripercorrendo l’attuale tracciato per la tratta Valle di Maddaloni - Frasso Telesino (9 km). Inoltre, è prevista la realizzazione delle nuove fermate Valle Maddaloni e Frasso Telesino/Dugenta. Grazie al completamento della galleria e delle altre opere civili lungo la tratta, con la prima fase di attivazione della Cancello – Frasso Telesino, entro il 2024 sarà possibile realizzare il collegamento diretto tra Napoli e Bari sfruttando le interconnessioni con la linea esistente Roma – Napoli via Cassino.
La Napoli-Bari è parte integrante del Corridoio ferroviario europeo TEN-T Scandinavia – Mediterraneo ed è finanziata anche con i fondi del PNRR. La nuova linea AV/AC è stata progettata da Italferr e rappresenta la prima e più avanzata opera che il Polo Infrastrutture del Gruppo FS sta realizzando per il potenziamento della rete ferroviaria nel Sud Italia. Il suo completamento velocizza e migliora il collegamento diretto trasversale tra il Tirreno e l’Adriatico.
La realizzazione dell’opera è parte di un più ampio processo di integrazione e di sostegno allo sviluppo del Mezzogiorno, con notevoli ricadute occupazionali per tutta la popolazione. Infatti, con l’attivazione di tutti i cantieri della Napoli – Bari, saranno impegnati a regime circa 7mila occupati al giorno - tra lavoratori diretti e indiretti - creando indotto per tutto il tessuto socioeconomico del Sud.