Proseguono, secondo il programma, i lavori della nuova linea ferroviaria Alta Velocità/Alta Capacità (AV/AC) Brescia Est-Verona. Ad Italferr, società di ingegneria del Polo Infrastrutture del Gruppo FS, l’Alta Sorveglianza, la Direzione Lavori e il Project Management per tutte le fasi del progetto.
Il 6 febbraio 2023, il vicepresidente del Consiglio e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini ha effettuato un sopralluogo ai cantieri operativi. Particolare attenzione è stata posta allo scavo della seconda canna della galleria di Lonato, una delle opere più importanti della nuova tratta ferroviaria. Lo scavo della prima canna è stato completato nel mese di settembre 2022.
Ad accoglierlo il Vice Direttore Generale Network Management Infrastrutture RFI e Commissario di Governo dell’opera Vincenzo Macello, e il Presidente di Cepav Due, Franco Lombardi.
Hanno partecipato anche l’Assessore alle Infrastrutture trasporti e mobilità sostenibile della Regione Lombardia, Claudia Maria Terzi, il prefetto di Brescia, i sindaci di Lonato ed i Manager di RFI e di Italferr.
La linea AV/AC Brescia Est-Verona in costruzione affianca la linea convenzionale, attraversando le Regioni Lombardia e Veneto, 11 comuni nelle province di Brescia, Verona e Mantova (quest’ultima per le sole opere di viabilità stradale) e prevede la realizzazione di un tracciato ferroviario di circa 48 km, compresi i 2,2 km dell’interconnessione “Verona Merci” di collegamento con l’asse ferroviario Verona-Brennero. È prevista complessivamente la realizzazione di 4 viadotti, 15 cavalcavia, 4 gallerie naturali e 17 gallerie artificiali.
L’opera, finanziata con fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), rappresenta uno dei tasselli del Core Corridor Mediterraneo che collegherà i porti del sud della Penisola iberica con il confine ucraino, passando per il sud della Francia, l’Italia Settentrionale e la Slovenia, con una sezione in Croazia.
Il completamento della linea Milano-Verona, permetterà di ridurre le interferenze tra i diversi flussi di trasporto, rendendo più fluida la circolazione e aumentando la capacità di traffico nei nodi ferroviari di Brescia e Verona, con benefici sulla regolarità e sulla puntualità, sia dei servizi a lunga percorrenza, sia di quelli regionali, nonché del trasporto merci.