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Si consolida la sinergia tra Italferr e il mondo accademico

A Roma Tre l’intervento al corso di Progettazione di infrastrutture ferroviarie

Italferr ha preso parte al corso di Progettazione di infrastrutture ferroviarie presso il Dipartimento di Ingegneria Civile, Informatica e Tecnologie Aeronautiche dell’Università Roma Tre, portando il prezioso contributo dell’ing. Daniela Aprea, Direttore della Direzione Infrastructure BIM Management & Project Control.

Durante l’incontro sono stati approfonditi i metodi e gli strumenti di gestione digitale applicati al ciclo di vita delle opere, evidenziando come la trasformazione digitale stia rivoluzionando la progettazione, la realizzazione e la gestione delle infrastrutture.

Portare questi temi negli atenei significa contribuire alla crescita di una cultura digitale matura, capace di integrare metodo, competenza e rigore scientifico: elementi che restano il cuore del lavoro ingegneristico, in una sinergia che permette di progettare in modo più consapevole, innovativo e sostenibile.

Hanno contribuito alla sessione anche i BIM Coordinator di Italferr Christopher Mento e Fiammetta Di Stefano, con una preziosa testimonianza operativa, illustrando agli studenti l’applicazione concreta dei processi BIM nei progetti e il ruolo degli strumenti digitali nel supportare le attività quotidiane.

Il confronto con studentesse e studenti prossimi alla laurea si è rivelato particolarmente stimolante: giovani curiosi, preparati e già orientati verso il futuro della professione. Una conferma dell’impegno dell’ateneo nel formare le nuove generazioni di ingegneri e nel promuovere il dialogo costante tra università e impresa, aspetto fondamentale per offrire agli studenti strumenti aggiornati e una visione concreta del mondo professionale.

Con il Gruppo FS esportiamo un modello di cultura ingegneristica hi-tech, investendo in piattaforme digitali avanzate e integrando tecnologie innovative e modelli informativi. L'obiettivo è gestire efficacemente tempi, costi e sicurezza nei progetti, sfruttando le potenzialità del BIM 4D e 5D per tutelare le risorse pubbliche, evitare ritardi e varianti e raggiungere “zero morti” sul lavoro.