Le priorità delle infrastrutture, lo stato di avanzamento dei cantieri in corso e delle nuove porgettazioni di ferrovie, strade e sistemi portuali, i piani di realizzazione del Ponte di Messina sono alcuni degli argomenti trattati ieri, lunedì 23 giugno, al convegno "Le condizioni infrastrutturali per lo sviluppo del trasporto ferroviario, stradale e marittimo in Sicilia" organizzato da Unioncamere Sicilia con Uniontrasporti e Camera di commercio Palermo Enna, con il patrocinio di Italferr, Regione siciliana e Ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili di Palermo.
Alla tavola rotonda, l'AD di Italferr, prof. Dario Lo Bosco; un occasione per evidenziare il ruolo di leadership della Società di ingegneria del Gruppo FS nel digitale e hi-tech che assieme al MIT e alla Regione Sicilia sta realizzando una massiccia “cura del ferro” nell’isola, con oltre 17.6 miliardi di euro, connettendo ferrovie, strade, porti ed aeroporti e valorizzando anche le interconnessioni urbane ed il controllo digitale dei cantieri.
Inoltre, le sinergie fra le istituzioni centrali e locali sono essenziali per uno sviluppo "green" ed intermodale: ne è un chiaro esempio la riqualificazione dell’ex stazione Sampolo e la chiusura dell’anello ferroviario di Palermo, con le nuove fermate Porto-Politeama, che consentiranno a chi sbarca nel capoluogo dell’Isola di raggiungere in treno poli di attrazione come Taormina, Agrigento, Trapani e Segesta e godere delle magnificenze storiche, culturali e archeologiche. Così come la nuova stazione di Trapani Birgi, voluta fortemente dal Presidente Schifani e dal Ministro Salvini, con FS, creerà un unico Hub aeroportuale integrato ed interconnesso con le reti infrastrutturali, aumentando la capacità dello scalo Internazionale “Falcone e Borsellino”.
Infine, la cooperazione fra Governo regionale, Autorità di sistema portuale, aeroporti e Gruppo FS ha fatto sì che, grazie a tutte le opere in corso di realizzazione che connetteranno i porti, gli aeroporti, gli interporti e i terminali cargo, la Sicilia potrà svolgere finalmente la sua funzione naturale di piattaforma logistica al centro del Mediterraneo e, attraverso il Ponte sullo Stretto, di dare un contributo rilevante e da protagonista allo sviluppo del corridoio Ten-T “Palermo-Berlino-Helsinki-La Valletta”.
Le infrastrutture saranno realizzate nella massima legalità creando i presupposti per evitare le infiltrazioni della criminalità organizzata e delle mafie e dare un impulso all’occupazione, guardando alle giovani generazioni, assieme alle università.
Con il Bim 4d e 5d Italferr contribuisce oggi a dare un contributo allo sviluppo sostenibile integrato e multimodale; si tratta di un sistema evoluto con controllo digitale 4d (di tempi) e 5d (di costi): significa mai più varianti in corso d’opera, con rigoroso controllo e monitoraggio dell’evoluzione dei lavori. Un’eccellenza italiana riconosciuta a livello internazionale e che trova conferma anche nell’attivazione dell’iconico Ponte strallato Anji Khad in India, ribadendo ancora una volta il ruolo strategico di Italferr nel portare con FS l’alta ingegneria italiana nel mondo .
La Sicilia, dunque, si sta preparando a diventare l’hub strategico commerciale del Mediterraneo grazie ad un lavoro singergico e una visione condivisa per ottimizzare le reti di mobilità nel Paese e per restituire alla Sicilia il suo ruolo di piattaforma strategica naturale e driver di prospettive di sviluppo del Mezzogiorno d'Europa, rafforzando le politiche di sviluppo sostenibile e l’economia circolare.