Linea Taranto-Metaponto

Attivata la variante di tracciato e la nuova travata metallica sul fiume Bradano

Giovedì 1° dicembre i nostri treni hanno percorso per la prima volta la variante di tracciato, eseguita per la realizzazione del nuovo ponte sul fiume Bradano della linea Taranto-Metaponto.

Un importante risultato raggiunto da un grande lavoro di squadra Italferr che ha visto Direttori Lavori, PM, Collaudatori, Field Engineering e Tecnici insieme in campo per l’attuazione di un’opera tanto avvincente quanto complessa da un punto di vista ingegneristico.

La variante di tracciato si sviluppa per circa 1900 m dalla progressiva della linea storica 38+471 fino alla progressiva 40+373, tra le stazioni di Ginosa Marina e Metaponto, fra Puglia e Basilicata, in affiancamento alla linea esistente ad un interasse massimo di 12 m.

Elemento di particolare pregio ingegneristico dell’opera è la nuova travata metallica sul Fiume Bradano, la quale si compone di n. 5 campate metalliche isostatiche a travatura reticolare a via inferiore (tipo Warren). Con la sua attivazione è stata messa fuori esercizio la vecchia travata metallica, soggetta a restrizioni di velocità e carico, consentendo oggi di percorrere la linea a piena velocità avvicinando le stazioni di Metaponto e Taranto con beneficio, in particolare, per il trasporto passeggeri.

Prima della messa in esercizio, la nuova travata metallica, stante l’impossibilità di inserire deviatoi in linea, è stata sottoposta a complesse prove di collaudo statico per fasi, con due interruzioni della durata di circa 12 h ciascuna, sfalsate tra loro di 15 gg, durante le quali si è proceduto con lo slaccio e allaccio della linea storica con il nuovo tratto in variante per l’ingresso e l’uscita dei mezzi. Inoltre, per la realizzazione del Ponte sul Bradano sono state studiate, progettate e successivamente concretizzate soluzioni progettuali ad hoc, in particolate per l’armamento delle zone di transizione campata-campata e campata-rilevato, considerata l’obliquità delle travate rispetto all’asse ferroviario.

Un traguardo, quindi, raggiunto da Italferr grazie al know how altamente specialistico, alla professionalità del team di lavoro e alla forte sinergia con la committenza RFI.